lunes, 22 de octubre de 2012

la poesia de alda merini



Liberatemi il cuore
da questa assurda stagione d'amore
piena di segreti ricordi.
La sua bellezza come un sandalo d'oro

mi ha colpito la fronte
in cima ai miei pensieri.
La sua bellezza, unica al mondo possibile,
e il suo giovane cuore
buttato tra le siepi delle mie povere cose
mi hanno donato la speranza del fiore.
Lui stesso è un fiore, madre,
un fiore di giovinezza,
il fiore del gaudio e del demonio,
il fiore della mia lenta stagione.
Lui stesso è zolla, madre,
ma le zolle vogliono essere fecondate
e io non ho semi.


Merini Alda (Milano 1931) da ballate non pagate




Le mie impronte digitali
prese nel manicomio
hanno perseguitato le mie mani
come un rantolo che salisse
la vena della vita,
quelle impronte digitali dannate
sono state registrate nel cielo
e vibrano insieme ahimè
alle stelle dell'Orsa maggiore.

Alda Merini






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