O New York notturna del nostro amore così decapitata, ogni tua luce è stata il vagito della nostra poesia. Tu non puoi morire quando sogni poichè noi italiani ti abbiamo cullato tra le nostre braccia. Penso che l'amore sia una grande torre una torre addormentata nel cuore della notte. Ma questi giganti che ormai non parlano più hanno sepolto sotto le loro macerie anche i nostri sospiri d'amore, "quando la sera si stendeva sopra un tavolo come un paziente in preda alla narcosi"
Alda Merini
Dalla solita sponda del mattino io mi guadagno palmo a palmo il giorno: il giorno dalle acque così grigie, dall'espressione assente. Il giorno io lo guadagno con fatica tra le due sponde che non si risolvono, insoluta io stessa per la vita ... e nessuno m'aiuta. Mi viene a volte un gobbo sfaccendato, un simbolo presago d'allegrezza che ha il dono di una stana profezia. E perché vada incontro alla promessa lui mi traghetta sulle proprie spalle. Alda Merini
22 dicembre 1948
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Chi ti descriverà, luce divina che procedi immutata ed immutabile dal mio sguardo redento? Io no: perché l'essenza del possesso di te è "segreto" eterno e inafferrabile; io no perché col solo nominarti ti nego e ti smarrisco; tu, strana verità che mi richiami il vagheggiato tono del mio essere.
Beata somiglianza, beatissimo insistere sul giuoco semplice e affascinante e misterioso d'essere in due e diverse eppure tanto somiglianti; ma in questo è la chiave incredibile e fatale del nostro "poter essere" e la mente che ti raggiunge ove si domandasse perché non ti rapisce all'Universo per innalzare meglio il proprio corpo, immantinente ti dissolverebbe.
Si ripete per me l'antica fiaba d'Amore e Psiche in questo possederci in modo tanto tenebrosamente luminoso, ma, Dea, non sia mai che io levi nella notte della mia vita la lanterna vile per misurarti coi presentimenti emanati dai fiori e da ogni grazia. Alda Merini 22 dicembre 1949
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Cara, spesso ti specchi nei tuoi capelli perché tu non hai altri specchi... Quelli silenti, quelli delle colline, quelle dei monti picchi dei tuoi pensieri, non ti bastano più. Così hai imparato a coltivarti in cuore e siepi e monti e murature di coraggio che hai alzato nella vita. Sai che un giorno i tuoi figli se ne andranno e intanto hai coltivato i tuoi giardini in cui siede e si pasce l'innocenza. Come tutte le madri starai sola dal principio alla fine della gioia quando il muro cadrà della bellezza e ti farai poeta del tuo cuore. Alda Merini inedita
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Io non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all'orecchio degli amanti....
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.
Alda Merini (Terra d'Amore 2003)
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